Ogni tanto il mio paese è ancora in grado di stupirmi. Sono contento.

Tra ieri ed oggi gli italiani hanno detto no alla privatizzazione dell'acqua o della sua gestione come amano dire i signori che ci vorrebbero lucrare, al nucleare (sicuro, sempre a detta di tali personaggi) ed al legittimo impedimento.

Sono contento più per la partecipazione popolare al referendum, per l'attivismo sociale dimostrato che non per il risultato raggiunto, infatti tra qualche tempo ci riproveranno, cambieranno qualche virgola e cercheranno di ripropinarci le stesse porcate, ma il fatto che la gente si sia preoccupata ed occupata del proprio futuro è un segnale incoraggiante.

Mi fa anche molto piacere leggere i commenti sulla stampa estera, in particolare sulla stampa spagnola. Fanno notare come nella repubblica delle banane si sia svolto un referendum delegando ai cittadini la decisione su temi così importanti, dando in questo caso spazio ad un processo democratico.

Desidero per questo ringraziare Di Pietro e tutti quelli che si sono battuti per presentare i referendum e tutti quelli che hanno lottato contro lo stato, contro le televisioni e la disinformazione ormai radicata in questo paese per rendere possibile questo giorno di festa e libertà. 

Aborro i pagliacci di sinistra sciacalli con i dollari al posto delle pupille degli occhi che ora inneggiano al trionfo, stronzi anche voi eravate immischiati, anche a causa vostra non ci fu l'accorpamento con le amministrative. Fanculo ai leghisti e ai ciucciacazzi e piedi di B. che promuovevano l'astensione, oggi mi godo una vittoria dei cittadini e non dei partiti.